Genitori & figli: agitare bene prima dell’uso.

22 03 2010

20/03/2010 – Genitori & figli: agitare bene prima dell’uso (Giovanni Veronesi)

Una buona commedia all’italiana, per fortuna sono stati inseriti nel cast degli attori di un certo spessore e rispetto, altrimenti questo film sarebbe stato archiviato come la solita raccolta stereotipata di luoghi comuni, più che sui figli, verso i genitori.

Sono dell’idea che questo film sia stato voluto più per criticare il ruolo del genitore, sempre più stordito e spaesato nel rapporto con i figli, che per sottolineare l’esuberanza condita dall’ignoranza dei giovani.

A parte il trovarmi immerso in una sala completamente piena di giovani (sabato sera, 21,40), vocianti ed incapaci di stare in un cinema (giusto per stare nel tema), ho trovato che le ovvie difficoltà dei genitori fossero solo una trovata per creare del facile umorismo, anziché per stimolare ad uno spunto di una più utile discussione.

Mi è piaciuto il padre Alberto (Michele Placido), con la sua volontà e forza per cercare di stare al passo con i tempi, ma impossibile riuscire a seguire un figlio come Gigio (Andrea Facchinetti, poco credibile nella parte); buone le interpretazioni di Luisa e Gianni (Luciana Littizzetto e Silvio Orlando), più per l’interpretazione del bravo Silvio, con dei monologhi degni di nota (es: l’inutilità dei viaggi sulla luna) (il cast ed il trailer), Luciana ogni tanto era troppo “se stessa”.

Ho trovato nella ragazzina Nina, interprete che racconta il film, un buon esordio, ovviamente a volte un pò impacciata, ma quella era anche la sua parte nella storia, mentre il fratellino era troppo improbabile come personaggio, a partire dall’assurda vena razzista e xenofoba, voluta più per ragioni di cassetta che di storia.

Peccato per le altre figure femminili, per me non troppo all’altezza delle proprie capacità, come Rossana (Margherita Buy) e Clara (Elena Sofia Ricci), quest’ultima poi, incapace in una figura già al margine della storia; in sostanza, una storia quasi al limite del vero, con poca volontà di discutere, ma solo giudicare.

Per me Veronesi non si è volutamente reso conto che argomenti come il “sesso a scuola” ed il disagio dei figli separati, potevano essere di maggior interesse di discussione, che far notare i soliti stereotipi; infatti il film inizia e finisce con una classica lite familiare (voto 6).

Le locandine, i cast, i trailer sono stati tratti dal sito tematico www.mymovies.it,
mentre le recensioni sono solo personali punti di vista.

Bye Maurizio